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Da Montaldero a…

Il secondo itinerario comprende una passeggiata tra le diverse epoche della vita arquatese, ma anche un tratto di facile escursione su colline strettamente legate alla storia e alla memoria collettiva del pese.

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Si parte da Piazza Caduti, ampio spazio sistemato sull’area che un tempo ospitava una fornace.

Sul fondo si nota l’essenziale monumento che ricorda i Caduti, alle spalle del quale si diparte l’elegante Viale della Rimembranza.
Come si intende dalla denominazione, gli alberi simboleggiano la memoria dei soldati periti nel primo conflitto mondiale, la zone è però anche una deliziosa area verde arricchita da eleganti ville in stile eclettico.

Il Viale va a sboccare direttamente su Via Montaldero: la strada, urbana per il primo tratto, sale poi fino al secentesco Santuario di N. S. di Montaldero, edificio religioso caro al culto degli arquatesi, che si rivolsero con un voto alla Madonna di Montaldero nel pericolo dei bombardamenti della seconda guerra mondiale

In una sorta di anello, dalla zona di Montaldero si può attraversare la “strada dei soldati”, osservando i caratteristici manufatti in pietra , testimonianza del lavoro degli scalpellini, antica tradizione locale, passando nei pressi dell’ormai diruta Chiesetta di Santa Barbara per scendere infine nei pressi della Torre con i resti del castello.

La Torre appare in rovina ancora nelle immagini del primo novecento: poco dopo fu restaurata e portata all’aspetto attuale. Sovrasta i ruderi del castello duecentesco, e dalla zona si può godere un ampio panorama.

Per tornare verso il centro del paese si scende attraverso la ripida Via Carrara, sicuramente di antico impianto, popolata di casette in un’idea di campagna che scivola nell’abitato.

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Piazza San Rocco, adiacente a Via Libarna, ospitava un tempo il “Barchì” una fontana abbeveratoio con l’immagine del Santo entrata nella fantasia arquatese tanto da far definire i forestieri trasferiti in paese “quelli che hanno bevuto l’acqua del Barchì”. Venne demolita negli anni cinquanta.

Sul lato opposto di Via Libarna si apre lo spiazzo alberato di Piazza Vittorio Veneto, comunemente detto “ la lea” probabilmente dal termine “allea”.

Qui si apre la sede, recentemente restaurata, della Società di Mutuo Soccorso, costruita nel 1894 con il contributo dei lavoratori associati a questa pionieristico “ente assistenziale” fondato nel 1878.

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Proprio di fronte è l’accesso alla Cripta della Chiesa Parrocchiale, realizzata intorno alla metà del seicento. L’interno è completamente affrescato con storie sacre attribuite a Giovanni Battista Carlone.

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