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Vocemola nel passato

La prima attestazione scritta di Vocemola risale al 1241, anno in cui un certo Henrico de Veçemola viene citato in un atto notarile; tuttavia è lecito ipotizzare che le sue origini siano molto più antiche. Il nucleo originario è collocabile in località Castello, attualmente un piccolo agglomerato abitativo che non reca traccia di fortificazioni ma, come testimonia il toponimo, è assai probabile che su tale sito sorgesse, in periodo altomedievale, un castrum, vale a dire un villaggio fortificato del quale rimane traccia solo nel nome. La mancanza di menzioni nelle fonti coeve lascia presupporre un rapido abbandono del castello, presumibilmente tra XI e XII secolo, e la contemporanea conservazione del nome Vocemola a identificare la villa sorta in corrispondenza dell’attuale abitato principale. Dal punto di vista giuridico – amministrativo, se nel periodo dell’incastellamento è plausibile pensare ad una certa autonomia, a partire dai secoli centrali del medioevo Vocemola lega i suoi destini a quelli di Arquata: nel 1244, infatti, in occasione della vendita di Arquata a Tortona da parte degli Ospinelli, la frazione è citata tra i benefici compresi nella cessione. Una leggenda vuole che Vocemola sia stata fondata dai monaci di Precipiano, ma nelle fonti scritte relative ai possedimenti dell’abbazia il paese non compare mai. La conferma di un suo stretto legame con Arquata viene invece dal titolo nobiliare acquisito dagli Spinola nel 1641: Marchesi di Arquata e Conti di Vocemola.

chiesa vocemola epoca

La fotografia, scattata probabilmente alla fine dell’Ottocento, mostra l’attuale chiesa di San Bartolomeo, risalente ad un periodo compreso tra il 1661 e il 1703. In precedenza, per le funzioni religiose era utilizzata l’antica chiesa del cimitero, eretta in epoca medievale con la stessa dedicazione e dipendente dalla parrocchia di Arquata. La chiesa di Vocemola non compare infatti nell’elenco delle parrocchie della Diocesi di Tortona del 1527. L’indipendenza religiosa da Arquata avvenne prima del 1576.

vocemola panorama

L’immagine risalente alla metà del XX secolo, mostra Vocemola vista dalla sponda arquatese della Scrivia. Al centro campeggia la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, sullo sfondo si intravede un autocarro che transita sull’autostrada Genova-Serravalle, all’epoca chiamata “Camionale”: questo particolare permette di datare la fotografia ad un periodo successivo al 1935. La viabilità moderna sembra qui quasi ripercorrere gli antichi sentieri che collegavano Vocemola a Mereta e Prarolo.

panorama vocemola

Approssimativamente coeva dovrebbe essere questa veduta, poichè l’autostrada presenta ancora un’unica carreggiata. I lavori di raddoppio terminarono nei primi anni ‘60 del XX secolo, quindi la foto potrebbe risalire a qualche anno prima. Lo scatto è preso dalle alture alle spalle di Vocemola: si può ossevare l’abitato in primo piano e sulla sponda opposta della Scrivia le borgate Spezia e Giacomassi di Rigoroso.

passerella in legno vocemola

Uno dei problemi più sentiti dalla popolazione di Vocemola è stato il collegamento con il capoluogo, anche per il fatto che il paese si trova sulla riva opposta della Scrivia, proprio nel punto in cui il letto del torrente è molto ampio. Il primo ponte consisteva in una semplice passerella in legno e risaliva all’ultimo decennio del 1800. Esso è immortalato nella fotografia, una delle più vecchie panoramiche del paese di cui si abbia notizia: al momento dello scatto la “Camionale” non era ancora stata realizzata e si può quindi datarla ad un’epoca anteriore al 1935. La passerella fu utilizzata sino alla costruzione dell’attuale ponte in cemento armato.

ponte vocemola

L’immagine mostra il nuovo ponte subito dopo l’inaugurazione del 1953. Una completa ristrutturazione, che ha comportato anche la sostituzione di alcune campate, è avvenuta alla fine del XX secolo.

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