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Via Villini

Questo itinerario rappresenta un breve viaggio nel tempo, fino ai primi decenni del XX secolo, quando Arquata era ambita ed elegante destinazione per le villeggiature della borghesia genovese.

Chiesa di S. Antonio
Questo suggestivo edificio religioso sorge a sinistra del viale alberato, provenendo da Piazza Caduti, e rappresenta oltre che “la chiesa dei matrimoni” una sorta di porta della zona dei villini.
Sorta come oratorio campestre nel secolo XV, venne ristrutturata nel 1925 secondo un gusto eclettico, in particolare neoromanico, allora in voga e che rispecchia e anticipa anche lo stile decorativo ricorrente in molte ville della zona.

Accanto alla chiesa, un gradevole palazzotto seicentesco, oggi in cattivo stato di conservazione.
La Chiesa di S. Antonio, dopo un periodo di degrado, è stata invece restaurata e riaperta al culto nel 2005.

Subito dopo, oltrepassata la deviazione per il Santuario di Montaldero ( v. itinerario 2) si apre l’affascinante Viale dei Villini, che, pur con qualche frammentazione dovuta ad edilizia più recente, riporta davvero al primo novecento.
Da notare, specie nei villini più prossimi alla strada che porta a Rigoroso, la fantasia con cui sono stati utilizzati elementi dell’architettura inglese e francese, come tetti spioventi, paraste, bow-window, insieme a fantasiose aggiunte decorative che riecheggiano stili neoromanici, neogotici.
Si ammirano ancora, inoltre, alcuni pregi liberty e la sistemazione dei giardini con grandi alberature, destinate ad ombreggiare lunghi e pigri pomeriggi estivi.
Il viale si rivela scenario particolare sia nei colori dell’autunno che sotto le nevicate invernali.
Da questa zona ci si può avviare verso le frazioni di Rigoroso e Vocemola.

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