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La Piazza del Comune

Nel 1244 il Comune di Tortona diventa padrone incontrastato di Arquata; per sancire questo predominio, il conquistatore decide di ricostruire il castello e di edificare un Borgo Nuovo, vale a dire un insediamento pianificato dotato di particolari privilegi giuridico-economici. Il nuovo nucleo urbano, riconoscibile ancora oggi per il suo impianto a scacchiera, determinato da una via principale attraversata da vicoli perpendicolari, molto probabilmente prevedeva in origine una o due schiere di edifici in più e di avere come baricentro la strada maestra, già Via Postumia e attuale Via Libarna. La mancanza di risorse o la scarsità di popolazione causò l’abbandono del progetto originario a favore di un borgo più piccolo, l’attuale via Interiore. La costruzione degli apparati difensivi e delle mura di cinta sulla sede della vecchia viabilità, costrinse a deviare la Strada Maestra più a valle, sul percorso dell’attuale via Inferiore (sotto la Lea).

lea

Dentro al Borgo Nuovo trovarono rifugio la nuova chiesa di San Giacomo e il palazzo Comunale; quest’ultimo, dopo l’avvento degli Spinola, fu requisito dai feudatari per farne la loro residenza (attuale canonica), obbligando l’amministrazione ad edificare una nuova sede in quella che sarebbe diventata Piazza San Rocco, che da allora si chiamò Piazza del Comune. Alla fine del XVI secolo, come voto per lo scampato pericolo di una pestilenza, venne eretta la chiesa di San Rocco, in prossimità dell’attuale ufficio postale, demolita nei primi anni dell’Ottocento per relizzare il raddrizzamento di Via Libarna.

barchi

Nel 1794, a monte della chiesetta, fu realizzata una fontana monumentale detta Barchile o “Barchì”, in forme tardo barocche, forse prendendo ispirazione dalle decorazioni dei portali e dagli apparati del giardino del palazzo Spinola. È ipotizzabile che la manovalanza sia stata la stessa che fu impiegata per la costruzione del pozzo di Piazza Bertelli, più o meno coevo e simile in quanto a stile. Distrutta negli anni ‘50 del XX secolo, è rimasta nel cuore degli Arquatesi.

Piazza s rocco e barchi

La fotografia, risalente ai primi decenni del ‘900, offre una panoramica su Piazza San Rocco e via Libarna. Sulla destra, in primo piano, si può vedere il Barchì, la fontana costruita nel 1794 in forme tardo barocche, forse prendendo ispirazione dalle decorazioni dei portali e dagli apparati del giardino del palazzo Spinola. È ipotizzabile che la manovalanza sia stata la stessa che fu impiegata per la costruzione del pozzo di Piazza Bertelli, più o meno coevo e simile in quanto a stile. Lungo Via Libarna si nota un edificio porticato, subito dopo la SOMS: si tratta della pesa pubblica.

Piazza s rocco epoca

L’immagine mostra Piazza San Rocco dall’angolazione opposta; l’edificio al centro è oggi sostituito da un palazzo in cemento armato che ne ricalca l’ingombro, sulla sinistra si erge un muretto collegato alla casa retrostante il Barchì: è il cosiddetto “parapeciu” ossia parapetto in dialetto arquatese. A destra invece si può notare il banchetto di un arrotino.

via inferiore

Nell’immagine a sinistra si osserva il tratto di Via Libarna che da Piazza San Rocco porta verso Sud. Al centro si vede Piazza Vittorio Veneto, meglio conosciuta come “Lea”: allora come oggi, l’ombra dei suoi alberi disegnava un piacevole luogo di ritrovo per gli Arquatesi. Più a sinistra c’è la Via Inferiore (o Esteriore), ciò che resta dell’antica viabilità esterna al Borgo Nuovo murato: essa costituiva la Strada Maestra di Arquata prima che, tra 1815 e 1820, si realizzasse l’attuale Via Libarna. I lavori comportarono il livellamento della sede stradale e l’abbattimento dell’oratorio di San Rocco.

torre e cinta muraria

La foto, nella parte a destra, mostra la torre di Arquata prima dei restauri di inizio Novecento. In primo piano si distingue un tratto, ancora oggi superstite, della cinta muraria che cingeva il Borgo Nuovo. Addossato ad esso vi era una cascina di cui non rimangono tracce materiali.

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